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Riproduciamo integralmente l’intervista rilasciata dalla nostra Antonella Di Biase a Gioconda Fappiano, giornalista de Il Denaro, che ha ripercorso le tappe principali del Concorso Panca d’Autore per Pinocchio, conclusosi il 7 luglio 2022 con la posa in opera di Nasponaca, il progetto vincitore realizzato integralmente dalla Di Biase Marmi.
ร Antonella Di Biase, imprenditrice di Cusano Mutri, lโideatrice del premioย Panca dโautore, concorso che รจ giunto alla sua quarta edizione annovera questโanno tra i suoi partner la Fondazione Collodi e lโassociazione nazionale Donne del Marmo, oltre lโazienda Di Biase Marmi di cui Antonella รจ la presidente. Il tema scelto questโanno ha omaggiato la figura di Pinocchio, a 141 anni dalla sua prima apparizione sul Giornale per i bambini. Tra i 29 progetti presentati da architetti provenienti da tutta lโItalia, si รจ aggiudicato il primo premio il progetto โ Naso panca / per sostare e giocareโ del napoletano Aldo Capasso , una panchina che รจ stata realizzata dalla maestranze della Di Biase Marmi e che รจ stata collocata il 7 luglio scorso nel centro di Collodi. Parliamo di questa esperienza con lโimprenditrice sannita.
Antonella, comโรจ nata lโidea di dare vita al premio Panca dโautore?
La mia azienda lavora la pietra e il marmo da generazioni ma sentivo il bisogno dโintercettare il bisogno di coniugare le competenze artigianali con la progettazione e lโideazione, cioรจ il bisogno di interloquire con chi fa del design il punto di forza del made in Italy. In questo modo ho dato la possibilitร ad una realtร imprenditoriale di Cusano Mutri, un piccole paese del Sannio beneventano, di venire a contatto con dinamiche produttive e stimolanti, aprendo i cancelli della mia azienda a tutti quanti avevano da proporci nuove sfide. Dal confronto tra il sapere degli architetti e il saper fare delle maestranze locali sono venuti fuori prodotti belli e qualitativamente molto apprezzati, ma soprattutto questo scambio ci ha arricchiti vicendevolmente.
Qual รจ il valore aggiunto al premio che questโanno hai portato a casa?
Il premio Panca dโautore รจ nato nel 2017 ed era inizialmente rivolto a studenti delle scuole superiori e universitari, nonchรฉ agli architetti, ma sia nella prima edizione che in quelle successive del 2018 e 2019, non si era pensato ad indirizzarlo verso una tematica specifica. Questโanno invece, dallโincontro con Sara Vannucci, presidente dellโAssociazione Nazionale Le Donne del Marmo, di cui mi pregio essere delegata della regione Campania, รจ scattata lโidea di un concorso condiviso e a tema. ย Il tema scelto per il 2022 ย รจ stato quello di Pinocchio e la giuria- presieduta da Pier Francesco Bernacchi, Presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, da Sara Vannucci, Presidente dellโAssociazione Nazionale Le Donne del Marmo, da Loredana Lignola, membro del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione Nazionale Collodi, da Daniele Narducci, dirigente della Fondazione, nonchรฉ dalla sottoscritta- ha assegnato il primo premio allโarchitetto Aldo Capasso che รจ di Napoli. Mi ha fatto particolarmente piacere veder premiata la regione dalla quale provengo, che ha visto sul podio anche il terzo classificato, lโArch. Mario Meola con un altro progetto di panca altrettanto bello ed interessante. Per il 2023 giร ho in mente il nuovo tema del concorso , ma non voglio svelarlo in anticipo.
Quanto รจ importante per un piccolo paese dellโentroterra campano la conservazione della tradizione artigianale?
La tradizione dellโarte dello scalpello su pietra รจ la cifra distintiva del borgo di Cusano Mutri dove ha sede la mia azienda e va assolutamente tutelata e salvaguardata, anche se adesso operiamo anche attraverso macchine che ci permettono di coniugare conservazione e innovazione nella produzione di ciรฒ che andiamo proporre sul mercato. Il mio sogno nel cassetto รจ quello di non vedere disperso il patrimonio degli antichi scalpellini che invece va trasmesso alle nuove generazioni. Per questo mi piacerebbe istituire presso la mia azienda dei corsi di formazione professionale aperti ai giovani del nostro territorio e di altre parti del Sud per istruire le maestranze del futuro. Spero inoltre che si apra la possibilitร di un dialogo con le istituzioni e le altre realtร imprenditoriali delle mie zone per la realizzazione di un distretto artigianale che possa coinvolgere diverse tipicitร in grado di tradurre tutto ciรฒ che di bello potrร venire dal mondo del design.
In ultimo, qual รจ la sintesi dellโesperienza che hai appena fatto a Collodi? Comโรจ รจ stata accolta lโazienda di un piccolo paese sconosciuto ai piรน?
Abbiamo avuto unโottima accoglienza ed una grande attenzione perchรฉ ci hanno trovato collaborativi e con tanta voglia di fare.ย Ciรฒ che conta non sono tanto le coordinate geografiche e la distanza tra gli attori di uno stesso progetto, ma lโintensitร di un sogno. E cosรฌ accade che da un piccolo borgo di un Sud sconosciuto possono partire idee che accorciano le distanze e creano connessioni durevoli nel tempo.